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LA GRANDE ILLUSIONE (IL RITARDO), FABARRI

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CAT_IMG Posted on 21/12/2010, 08:34

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La grande illusione

Il Ritardo

Quello del ritardo è un argomento sul quale sono stati versati, come suol dirsi, fiumi d’inchiostro; ma al tempo stesso, sarebbe il caso di aggiungere, a causa del ritardo sono stati anche versati, ahimè, fiumi di lagrime. E’ ben noto infatti che l’osservazione più elementare e, potrebbe dirsi, istintiva del giocatore si è rivolta, da quando esiste il Lotto, la fenomeno della prolungata assenza dei numeri dalle estrazioni. Questa osservazione ha generato, piano piano, la credenza che i numeri in ritardo nelle estrazione andassero assumendo col tempo, e progressivamente, una probabilità di sortita sempre più alta, fino a rasentare, nei casi di assenza più elevata, una vera e propria certezza. E’ noto parimenti che per la grande massa dei giocatori, sia al Lotto che alla roulette, l’attesa dei numeri ritardatari costituisce come l’espressione incoercibile di uno speciale sentimento-previsione, che si potrebbe chiamare il senso statistico del ritardo. Quando si è parlato di fiumi di lagrime si è fatta allusione, naturalmente, ai numerosissimi casi di ritardo che, per essersi prolungati notevolmente oltre la previsione e l’attesa dei giocatori, hanno cagionato perdite disastrose, e talvolta perfino la rovina economica dei più ostinati inseguitori. Il titolo di questo articolo parla chiaro: il gioco sulle combinazioni in ritardo rappresenta una grande illusione, forse la più grande e pericolosa illusione che possa dominare la mente degli amatori del Lotto. L’articolo stesso vuole quindi costituire un salutare richiamo alla realtà delle leggi matematiche che regolano lo sviluppo dei fatti estrattivi, e vuole anche essere un fervido invito, per tutti i giocatori, ad aprire bene gli occhi, a comprendere le ragioni e le leggi dei ritardi, e quindi ad evitare le disastrose scivolate, che hanno determinato tante delusioni e fatto tante vittime. Bisogna procedere per ordine e bisogna soprattutto stabilire e ripetere (perché ovviamente non si tratta di una novità) il concetto fondamentale, che risponde ad un principio matematico indiscutibile, ed ampiamente confermato dalla statistica: qualsiasi ritardo, per elevato che sia, è suscettibile di prolungarsi nel tempo e non esiste nessuna forza capace di impedire tale prolungamento. Quando si vede un numero pervenuto ad un’assenza, poniamo di 200 settimane, il credere che la sua uscita dall’urna sia imminente, nel senso che dovrebbe verificarsi in pochissime estrazioni, costituisce una pura e semplice illusione. Qual è l’origine di questa illusione? E’ presto detto: il fatto che, da quando esiste il Lotto, il massimo ritardo constatato per un numero ha raggiunto le 202 estrazioni (si tratta del numero 8 che per la ruota di ROMA rimase assente dal 1937 al 1941). Ma questo fatto, sia ben chiaro, non ha alcun valore restrittivo o limitativo nei confronti di tutti i possibili altri ritardi, potendosi benissimo verificare, da un momento all’altro, che un numero qualsiasi raggiunga, per esempio, un ritardo di 210-215-220 settimane e anche più. Ciò è stabilito, senza possibilità di errore, dal calcolo matematico delle probabilità; e si tenga ben presente il principio basilare che, se finora un caso del genere non si è ancora presentato, ciò non significa nulla contro la possibilità che e la probabilità per quanto piccola, che il fenomeno si compia. Ma ancora più grossolano è l’errore di coloro che, riferendosi sempre ad un ritardo elevatissimo, lo definiscono "difficile" e quindi lo trascurano e lo escludono dalle previsioni. Infatti in questo argomento il termine difficile non ha nessun significato: il fatto che un numero ritardi 20 o 200 settimane non si può definire né facile, né difficile, per il semplicissimo motivo che la legge del caso, sovrana regolatrice di tutti in fenomeni estrattivi, non può incontrare logicamente alcuna difficoltà a produrre, mettiamo, un ritardo di 210 estrazioni per un numero, in confronto ad un altro ritardo, per esempio, di 150 (non si tratta certo di uno sforzo di natura tecnica). Ricordato questo principio fondamentale, conviene tuttavia avvertire e tener presente che nemmeno si può chiamare infinito il fenomeno del ritardo, essendovi invece delle leggi matematiche in base alle quali è possibile calcolare, relativamente ad una quantità prestabilita di estrazioni, il massimo scarto probabile. Diciamo subito in proposito che, per quanto riguarda il ritardo del numero singolo in una ruota, tale limite di probabilità, ricavato da un’apposita formula, si aggira intorno alle 220 estrazioni.



FABARRI (Il Calcolo Vincitore n° 8 del 1964)





 
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