| Periodo di ricerca dal 31-01-17 ( 5307 ) al 01-02-18 ( 5464 ). Totale estrazioni esaminate: 158 Durata di gioco: 9 Ruota di ricerca: Venezia Posizione da sommare: 5 Estrazione mensile di riferimento: 1 Tipo di gioco: 3 terzine per ambo e terno 1 ruota di gioco: Palermo
- dettaglio statistico -
02-02-17 PA 77-33-40 3. colpo 77-33-40 PA PA 10-35-49 PA 63-66-33
02-03-17 PA 90-46-53 PA 23-48-62 6. colpo 23-48-62 PA PA 76-79-46
01-04-17 PA 42-88- 5 1. colpo 42- 5 PA PA 65-90-14 PA 28-31-88
02-05-17 PA 73-29-36 8. colpo 73-29-36 PA PA 6-31-45 PA 59-62-29
01-06-17 PA 2-48-55 PA 25-50-64 1. colpo 25-64 PA PA 78-81-48
01-07-17 PA 19-65-72 PA 42-67-81 8. colpo 42-67 PA PA 5- 8-65
01-08-17 PA 1-47-54 PA 24-49-63 7. colpo 24-49 PA PA 77-80-47
02-09-17 PA 15-61-68 5. colpo 15-68 PA PA 38-63-77 PA 1- 4-61
03-10-17 PA 58-14-21 PA 81-16-30 4. colpo 16-30 PA PA 44-47-14
02-11-17 PA 18-64-71 PA 41-66-80 PA 4- 7-64 6. colpo 4- 7-64 PA
02-12-17 PA 28-74-81 1. colpo 28-74 PA PA 51-76-90 PA 14-17-74
02-01-18 PA 17-63-70 PA 40-65-79 PA 3- 6-63 1. colpo 3- 6-63 PA
01-02-18 PA 30-76-83 in corso di gioco per 9 colpi PA 53-78- 2 PA 16-19-76
A partire dalla estrazione del 03.02.2018 voi pensate che la previsione in corso darà il suo ennesimo risultato? Potrebbe anche essere, ma la norma e la buona condotta suggerisce che tale probabilità è assai remota. La questione algoritmica è secondo me da discutere. Secondo il principio delle ripetizioni, qualsiasi algoritmo prima o dopo smette di dare la sua continuità. Se cosi non fosse, noi saremmo già tutti alle isole Hawai. Non potrebbe mai esistere una qualsiasi combinazione algoritmica, cioè matematicamente misurabile nel tempo, che abbia una presenza infinita nel tempo stesso. Qualsiasi cosa che esiste al mondo si crea e se non si distrugge, perlomeno modifica il suo stato iniziale. Tutto ha un inizio e una trasformazione in ogni tempo. Vincere quindi, non significa inseguire una via all'infinito senza nessuna tregua, ma seguire la stessa via nel suo continuo evolversi.
Quando vi si presenta una questione algoritmica come quella che ho postato, vi si suggerisce un dato certamente reale e inconfutabile, cioè una storia che si tocca con mano. Ma questa stessa storia è costruita sui dati incontrovertibili di quello che è accaduto fino al momento in cui è stata data una direttiva di ricerca, in assoluta buona fede s'intende, ma pur sempre una direttiva e un controllo su un dato generale maturato nel tempo e quindi estrapolato solo in modo automatico in quel contesto temporale saggiato. Un dato matematico, purtroppo, se pure positivo, ma ristretto solo al contesto temporale evinto. Se infatti, poteste provare a lasciare gli stessi dati di ricerca e aumentare lo stesso contesto temporale, la medesima ricerca diverebbe inutile poichè inesistente. Dobbiamo quindi accettare una realtà, che malgrado non piace, ci fà intuire che questa via non è tra le migliori per una ricerca metodologica ideale.
Ma alla fine il contesto algoritmo potrebbe essere vincente? Certamente si. Ma solo se consideriamo la massa e quindi l'insieme del materiale che vogliamo costruire. Se osservate il quadro statistico che ho pubblicato, esso comprende dodici previsioni vincenti. L'unico modo reale di avere maturato il diritto alla vincita, sarebbe l'essere stato in grado di giocare in tempo utile la ultima previsione vincente, ossia la dodicesima. Ma il problema che si presenta non è di facile soluzione. Se noi adoperiamo l'algoritmo su un contesto di dodici mesi di ricerca, il numero delle previsioni che verrà fuori sarà molto ristretto e quindi sopportabile ai fini del gioco futuro. Ma se adoperiamo lo stesso algoritmo di ricerca su undici mesi di statistica, per preservarci la famosa dodicesima previsione vincente, il numero delle previsioni di gioco che si presenteranno saranno molto più ampie, anche qualche centinaio. Quindi a priori sapremmo che tra le varie previsioni ci starebbe anche quella vincente, ma quale tra esse? E proprio qui che casca l'asino. Infatti se porteremmo tutte le previsioni in gioco contemporaneamente, non avremmo certamente il vantaggio matematico e quindi un vero guadagno.
La lottomatica non ha portato il premio di un ambo secco a 250 volte la posta perchè non sapeva cosa fare. Perchè sapeva bene che se avesse portato il premio a 400 volte, tale la probabilità di un ambo ad essere estratto, ci sarebbe stato un vero possibile vantaggio reale matematico. Ecco che subentra qui la figura del vero lottologo. Perchè vincere non significa necessariamente guadagnare. Chi studia il lotto in modo crescente e sotto tanti aspetti, lo fà solo per tenere testa a tutte le eventuali possibilità di interpretazione, sia buone e sopratutto contrarie. Ed ecco il perchè della necessità della programmazione. Perchè senza l'ausilio delle tecniche di elaborazione e dei programmi, che riescono a leggere nel tempo statistico, la variegata soluzione dei vari prospetti da interpretare caso per caso, non potrebbe sussistere la conoscenza che ci deve portare in modo razionale ad una scelta oculata, anzichè un'altra. Vi ringrazio per la vostra pazienza e per avermi letto.
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