SCARAL8 DUE, La Regressione

Lotto

Analizzando i clicks di chi viene a vedere ... posso dedurre che la mia media è sui 20/25 al giorno.
Questa Sezione non interessa molto (la TRIDI viene presa come una cosa di cui non si capisce un bel niente) e presto verrà sospesa.
La funzione della tiritera ad ogni estrazione del Tabello con le sue variazioni è solo per 'far capire' a chi è interessato; molti non hanno la possibilità di avere gli strumenti ed allora posto io i risultati dopo ogni estrazione.
Dall'inizio dell'anno vi ho fatto vedere solo esiti positivi ... ed in questa vi ho fatto vedere come sono e come si svolgono le cose quando si fanno delle specifiche scelte della Sezione interessata.
Lo svolgimento è lento ... ma la CASUOLOGIA e le Osservazioni di Scaravetti hanno fornito dei bei risultati.
Comunque ... finirà presto anche questo.
Io interesso SOLO a certa gente che mi conosce e che viene a leggermi perché è entrata nel mio ordine di idee pur rimanendo con le loro convinzioni.
Che abbia fatto il mio tempo ve lo avevo scritto da mo'.
Quando trovo qualcosa di sostitutivo ve ne accorgerete subito ... hihihi.
Un caro saluto.

ScaraLab


Basta.
Debbo mordermi le dita ... altrimenti vanno da sole sulla tastiera ... huhuhu.

La voglia di scrivere è diventata una droga ... e quindi vicina al finire.
(chi si droga o smette o smette per altre cause dopo un po')

Ogni tanto faccio un esercizio: mi metto nei panni degli studiosi dei Lotto del passato (ed anche del presente).

Li studio attraverso i loro scritti e metodi ... e simulo nelle loro scarpe (espressione inglese di mettersi nelle scarpe degli altri o nei panni degli altri).

Quello che ottengo ... lo tengo per me.
Dei metodi e procedimenti ... cerco di cogliere l'essenza.

Poi faccio tests e magari modifico qualcosetta.

Poi ritorno alle mie cose ... di cui sono soddisfatto ed anche a quelle che lo sono di meno.

La tendenza è 1- trovare una idea; 2- implementarla in uno script e fare dei tests.

E sì che per certi versi avevo abbandonato gli scripts (e mi stavo quasi dimenticando di come si fa) ... ma poi, periodicamente, le idee arrivano e le scripto ... è una sfida.

Gli scripts sono morti circa 10 anni fa: avevano scriptato di tutto (così lo pensavano).
Poi è arrivata Spaziometria, un programma gratuito, che ha ridato vita allo script.

Adesso è morto di nuovo.

Perché?

Perché le idee sono vecchie ... e vecchi sono i concetti.

Ed allora tutto tace.

E tutto tacerà.

Poi, un giorno, si scoprirà che gli scripts possono anche fare altre cose e non solo il Lotto ed i giochi vari.

La seconda ondata degli scripts è già passata ... non credo che ci sarà un terza ondata ... hihihi.

Un caro saluto.

ScaraLab


Lotto

Nei telegiornali del pensiero unico e nei giornali dello stesso pensiero ... si sono sentite (molto poche e con poco risalto) le notizie relative a dei soggetti che lavorvano con varie mansioni nei posti DOVE si fanno le cose per le lotterie di qualsiasi genere, anche biglietti.
E poi, dopo aver fatto le cose, andavano o mandavano qualcuno a prendere le cose vincenti ... perché 'sapevano prima DOVE e COSA era vincente e si vendeva'.

Io la metto così, senza nomi e cognomi ... se vi interessa, indagate voi.

Sono le famose 'cose legalizzate (ma non tanto) ... di cui vi ho parlato e mi sono anche stufato di parlare.

Alla faccia di CHI ancora crede che sia 'tutto casuale'.
Nelle mie analisi vedo delle cose molto strane ... che non ha senso parlarne peché non ci sono persone che capirebbero.

Io ho cercato di farlo capire ... che in questo Mondo ci sono molto poche cose che arrivano (o ci capitano) 'casualmente'.

Ed allora ... non serve farlo vedere che tanto non ci sono 'cervelli che capiscano'.

Non è un problema ... si vive lo stesso (con il sospetto che 'siamo tutti utilizzati').

ScaraLab


Un grande e caro saluto a Saulle ... che merita una risposta a parte.

ScaraLab

Lotto

Una risposta al grande Saulle.

<<
1_argomento Tridi: la presenza di un grande ritardatario, anche di molto staccato dagli altri numeri, com’è successo a Bari fin qualche tempo fa, influisce sull’evoluzione dell’aggregato prescelto? Ovvero, occorre tenerne conto in qualche modo, visto che fa variare il CR?
>>

Io ho identificato 2 parametri importanti nella TRIDI (ce ne sono altri) ed essi sono il CR (Ciclo Reale) ed il CMS (Ciclo Medio di Sortita).

La definizione di questi 2 parametri l'ho data diverse volte ed anche Mas e Wicore ci hanno ricamato sopra.

Il CR è lo Spazio/Tempo, il piano dove si svolge la risoluzione Effettiva dei ritardi dei 90 Numeri del Lotto ... detta anche Tabello dei Ritardi (o Tabellone Analitico).

I 90 Numeri sono dispiegati, per il loro ritardo, su questo piano Spazio/Tempo.

Si può dire che il CR 'tira' il ritardo dei 90 Numeri del Lotto ed influisce anche sullo svolgimento delle sortite. La stessa formula del Samaritani (riarrangiata) impone di conoscere il 'ritardo' dei vari Numeri e la loro 'quantità' che si distribuisce sul Tabello ... in forma terorica.

Il grande CR di Bari ha influito ed influisce come 'tendenza' sugli aggregati di Numeri nelle varie fasce di ritardo ... e ve lo sto dimostrando. (ricordarsi il grande ritardo del precedente capolista)

Molte estrazioni fa scrissi che qualcuno dei Numeri della Sezione evidenziata sarebbero andati in ritardo.

Una Sezione ha presumibilmente un sopra ed un sotto come ritardo (salvo due casi particolari di aggregati presi agli estremi).

Bisogna tenere conto del CR ed anche del CMS ... estrazione per estrazione.

Per capire queste cose (e poi applicarle) ... bisogna seguire almeno 10 Sezioni diverse e fare molto esercizio. (e questo fa finire la voglia di farlo)
E si possono seguire solo 2 o 3 alla volta ... altrimenti ci si confonde.
Come per la scuola ... ci vogliono un tre anni per didplomarsi in TRIDI. Hihihi.

Una volta capito le cose e fatto un po' di esperienza ... allora si potrebbe applicare la TRIDI 'anche' in altri dati ed altre branche.

Io sto costruendo un modello matematico universale ... alcuni si sono interessati e sotto sotto il Banco ed i suoi pre-pagati lo stanno analizzando (per trovare antidoti).

Se ... uno solo ... riuscisse a fare esperienza ... allora le cose si metterebbero meglio e si potrebbe sviluppare un esempio insieme.

L'altra risposta a breve.

Un carissimo saluto.

ScaraLab

Lotto

"Non ce la faccio più ...".

Così mi ha detto Aldogiacomo.

L'attività ha chiuso ed ha fatto il fallimento consegnando i registri vari.

Mi dispiace veramente.

Mi ha detto che per un paio di mesi è andato avanti con le vincite che faceva al Lotto con le sue previsioni ma servono soldi sempre di più e le vincite al Lotto non riuscivano più a coprire le di lui spese.

Poi ... bisogna pensare a mangiare e a dar da mangiare ... e pagare le bollette ... e non ci sono più soldi per giocare.

Sono cose che succedono ... e succederanno sempre di più.
Ed a più gente.
Gli aiuti statali arivano e non arrivano e servono a sopravvivere ad una persona sola ... e male.

Quando una attività richiede continui incassi giornalieri ... anche solo un mese di chiusura serrata mette le attività a zero ... e si fallisce.

Adesso si è ridimensionato e la sua vita è solo orientata a proteggere la sua famiglia.

Un augurio di risolvere questi problemi e di trovare una strada efficace per sopravvivere.

ScaraLab


Io sostengo che i 'previsionisti' ci sono ed in tutte le cose del Mondo.
Previsioni del clima, previsioni dell'economia, previsioni della salute, previsioni del Lotto ... e tantissime altre.
Ogni tanto te lo dicono in TV.

Hanno affinato e raffinato i vari concetti matematici che, per previsionare, si basano sui dati statistici.
Ci vuole statistica, dati e dati.

Noi del Lotto potremmo essere anche avvantaggiati ... se ci fossero 'cervelli' che capiscono di cosa si stia parlando.

Ma la ricerca ... o è individuale (come me) ... o viene fatta dalle Università, pagate e sponsorizzate da chi è poi proprietario dei risultati ... oppure dai laboratori privati per il proprio profitto.

Quindi ... non ne saprai mai niente.

Poi, se sei addentro nelle cose statistiche, saprai che le altre cose son 'peggio' (hanno peggiori risultati) di quelle del Lotto.

Chi capisce, capisce.

ScaraLab

Lotto

Paradosso

<<
paradosso
/pa·ra·dòs·so/
sostantivo maschile
1.
Proposizione formulata in apparente contraddizione con l'esperienza comune ( i p. degli stoici ) o con i principi elementari della logica, ma che all'esame critico si dimostra valida.
2.
Nella letteratura greca, spec. dell'età alessandrina, breve narrazione di fatti straordinari o aneddoti bizzarri tratti dalla natura e dalla storia, per lo più raccolti in sillogi.
>>

Un Paradosso, nel Lotto, sarebbe che 'fanno tutti vedere che si vince, si vince ma che alla prova dei fatti si perde e si perde e si perde ...' (la Legge di Aldo).

Sì. Sembra un paradosso.

Un caro saluto.

ScaraLab

Lotto.

Nei secoli ... i Matematici ne hanno tirate fuori tantissime.
E sempre a dimostrare le loro cose.
Non solo ... io sostengo che hanno creato una parte del linguaggio matematico SOLO per dimostrare le loro cose. Poi, con la Logica ... hanno fatto il pieno.

Da: https://it.wikipedia.org/wiki/Logica

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La logica (dal greco ?????, logos, ovvero "parola", "pensiero", "idea", "argomento", "ragione", da cui poi ??????, logiké) è lo studio del ragionamento e dell'argomentazione, rivolto in particolare a definire la correttezza dei procedimenti inferenziali del pensiero.
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La logica è tradizionalmente una delle discipline filosofiche, ma essa riguarda anche numerose attività intellettuali, tecniche e scientifiche, tra cui matematica, semantica e informatica. In ambito matematico la logica è lo studio di inferenze valide all'interno di alcuni linguaggi formali.[5]

Fanno parte degli studi della logica anche quelli per le espressioni verbali dell'analisi logica della proposizione e dell'analisi logica del periodo.

La logica è stata studiata in molte antiche civiltà tra cui rientrano quelle del subcontinente indiano, la Cina e la Grecia. Fu posta per la prima volta come disciplina filosofica da Aristotele, che le assegnò un ruolo fondamentale in filosofia. Lo studio della logica faceva parte del trivium, che includeva anche grammatica e retorica. All'interno della logica si distinguono diverse metodologie di ragionamento: la deduzione, ritenuta l'unica valida sin dall'età classica, l'induzione, tuttora oggetto di critiche,[6] e l'abduzione, recentemente rivalutata dal filosofo Charles Sanders Peirce.
>>

Beh ... una infarinatura ora l'avete.

C'è chi sostiene che la Vita è Logica ... e chi sostiene che la Vita è Illogica.

Ammissibilmente ... hanno ragione tutte e due le linee di pensiero ... come in un Yin e hang di cui netto e definito non c'è nulla (il nero ha il seme del bianco ed il bianco ha il seme del nero).

Proprio come quando ci si mette di fronte ad una contrapposizione: o di qua o di là.


Sul sito continua:
<<
Filosofia antica
In Occidente, i primi sviluppi di un pensiero logico che consentisse di spiegare la natura a partire da argomentazioni coerenti e razionali si sono avuti con i presocratici.

Pitagora riteneva che la matematica fosse la legge fondamentale del pensiero, una legge che gli dava vita e forma secondo la propria struttura; egli inoltre vedeva nel numero il fondamento non solo del pensare, ma anche della realtà. Il legame indissolubile tra la dimensione ontologica e quella gnoseologica resterà una costante della filosofia greca: per Parmenide e la scuola di Elea, la logica formale di non-contraddizione, che è la regola a cui sottostà ogni pensiero, è infatti anche legge dell'Essere,[7] che ne risulta vincolato in maniera necessaria: «La dominatrice Necessità lo tiene nelle strettoie del limite che tutto intorno lo cinge; perché bisogna che l'Essere non sia incompiuto».[8] La tesi parmenidea dell'immutabilità dell'Essere, che «è e non può non essere», fu un primo esempio di logica dei predicati,[7] incentrata cioè su una stringente coerenza tra il soggetto e il predicato; essa venne fatta propria dal suo discepolo Zenone di Elea, il quale ricorrendo all'uso dei paradossi mise in atto una dimostrazione per assurdo per confutare le obiezioni degli avversari.

Accanto a questo tipo di logica lineare (chiamata anche dialettica),[9] propria degli eleati, Eraclito sviluppava una dottrina antidialettica, basata sull'interazione e la complementarità di due realtà contrapposte, che anziché escludere i paradossi in quanto ritenuti "illogici", li accoglieva come un dato di fatto. Eraclito tuttavia evidenziava anche come quelle contraddizioni altro non fossero che variazioni superficiali di un identico sostrato, che celavano la trama segreta dell'unico logos.[10] In che misura la dottrina eraclitea del logos si opponesse al principio di non-contraddizione risulta pertanto poco chiaro, ed era oggetto di discussione tra gli stessi antichi greci.[11]

In Platone la logica si configura come dialettica, ossia come la ricostruzione matematica dei collegamenti fra le Idee che stanno a fondamento della realtà. Le Idee, strutturate gerarchicamente, recuperano sia il rigore logico di Parmenide (non contengono contraddizioni), sia il principio eracliteo della diversificazione (diairesis), dando luogo a una divisione dicotomica in sotto-classi, dove i singoli aspetti in cui si articola ognuna di esse appaiono in contrasto tra loro su un piano immanente, ma accomunati a un livello superiore e trascendente. Platone anticipa così - in maniera informe - il principio di non contraddizione, poi successivamente elaborato nel famoso libro G (gamma) della Metafisica di Aristotele. La logica dialettica non è tuttavia per Platone una scienza assoluta, la quale rimane accessibile soltanto per la via suprema dell'intuizione. Come già nell'eleate Zenone, la dialettica platonica non fa cogliere di per sé la verità, ma consente semmai di procedere alla confutazione degli errori e dei paradossi facendo uso del principio di non contraddizione.

Aristotele

Aristotele
Aristotele, riassumendo le diverse posizioni sin qui espresse, diede alla logica un'impostazione sistematica.[12] Per Aristotele essa coincide col metodo deduttivo, l'unico per lui dotato di conseguenzialità necessaria e stringente, come appare evidente nel sillogismo. Il sillogismo è un ragionamento concatenato che, partendo da due premesse di carattere generale, una "maggiore" e una "minore", giunge ad una conclusione coerente su un piano particolare. Sia le premesse che la conclusione sono proposizioni espresse nella forma soggetto-predicato. Un esempio di sillogismo è il seguente:

Tutti gli uomini sono mortali;
Socrate è uomo;
dunque Socrate è mortale.
Come in Platone, tuttavia, la logica aristotelica rimane uno strumento, che di per sé non dà automaticamente accesso alla verità. Essa può prendere avvio dalle premesse formulate dall'intelletto, che attraverso l'intuizione perviene alla conoscenza di concetti universali, da cui la logica trae soltanto delle conclusioni formalmente corrette, scendendo dall'universale al particolare.[13] Ma può discendere anche da forme arbitrarie di pensiero, come l'opinione. Ne consegue che se le premesse sono false, anche il risultato sarà falso. Quella di Aristotele è pertanto una logica formale, lineare, indipendente dai contenuti, che parte da principi primi non dimostrati, dato che proprio da questi deve scaturire la dimostrazione. Come spiega negli Analitici Secondi, solo l'intuizione intellettuale, situata a un livello sovra-razionale, può dare ai sillogismi un fondamento reale e oggettivo.

«Ora, tra i possessi che riguardano il pensiero e con i quali cogliamo la verità, alcuni risultano sempre veraci, altri invece possono accogliere l'errore; tra questi ultimi sono, ad esempio, l'opinione e il ragionamento, mentre i possessi sempre veraci sono la scienza e l'intuizione, e non sussiste alcun altro genere di conoscenza superiore alla scienza, all'infuori dell'intuizione. Ciò posto, e dato che i princípi risultano più evidenti delle dimostrazioni, e che, d'altro canto, ogni scienza si presenta congiunta alla ragione discorsiva, in tal caso i princípi non saranno oggetto di scienza; e poiché non può sussistere nulla di più verace della scienza, se non l'intuizione, sarà invece l'intuizione ad avere come oggetto i princípi. Tutto ciò risulta provato, tanto se si considerano gli argomenti che precedono, quanto dal fatto che il principio della dimostrazione non è una dimostrazione: di conseguenza, neppure il principio della scienza risulterà una scienza. E allora, se oltre alla scienza non possediamo alcun altro genere di conoscenza verace, l'intuizione dovrà essere il principio della scienza.»

(Aristotele, Analitici secondi, 100b 16[14])
Negli Analitici primi Aristotele espone invece le leggi che guidano la logica: non dimostrabili neanch'esse, ma intuibili solo in forma immediata,[15] sono il principio di identità, per il quale A = A, e quello di non-contraddizione, per cui A ? non-A (tertium non datur). Da queste leggi egli concluderà come sia «impossibile che il medesimo attributo, nel medesimo tempo, appartenga e non appartenga al medesimo oggetto e sotto il medesimo aspetto».[16]

A differenza della deduzione, che ha carattere necessario, l'induzione muove viceversa dal particolare all'universale, e non può avere quindi alcuna pretesa di consequenzialità logica: partendo infatti da singoli casi particolari, non potrà mai approdare a una legge universale logicamente stringente.[17] La logica aristotelica pertanto è solo deduttiva, una "logica induttiva" sarebbe per lui una contraddizione in termini.[18]

Stoicismo
La logica così teorizzata da Aristotele resterà valida almeno fino al XVII secolo. Un ulteriore contributo venne successivamente dallo stoicismo, per il quale la logica non è solo uno strumento al servizio della metafisica, ma si pone come disciplina autonoma rispetto agli altri campi di indagine;[19] essa comprendeva, oltre alla gnoseologia e alla dialettica, anche la retorica. Per "logica" infatti gli stoici intendevano non solo le regole formali del pensiero che si conformano correttamente al Lògos, ma anche quei costrutti del linguaggio con cui i pensieri vengono espressi. Non a caso Lògos può significare sia ragione che discorso; oggetto della logica quindi sono proprio i lògoi, ossia i ragionamenti espressi in forma di proposizioni (lektà). Mentre quella aristotelica è stata una logica dei predicati, quella stoica può essere pertanto considerata una logica proposizionale, in quanto incentrata sullo studio della coerenza tra proposizioni (ad esempio piove o non piove), e dei rapporti tra i significati. Il sillogismo aristotelico fu ampliato, venendo inteso in un senso non solo deduttivo, ma anche ipotetico. In maniera simile alla gnoseologia aristotelica, per gli stoici il criterio supremo della verità è l'evidenza, che le assegna quel carattere di scienza necessario per poter distinguere correttamente il vero dal falso.[20]

Dal Medioevo all'età moderna
Il contenuto dei significati e la loro origine sono stati approfonditi dalla logica medievale, specie dalla scolastica che distinse tra logica minor e logica maior. Nel Rinascimento, con il Novum Organum, Francesco Bacone cercò di costruire una nuova metodologia basata sull'induzione impostando la logica come strumento di indagine scientifica. Riprendendo questi temi René Descartes cercò di stabilire se il rigore tipico di un discorso matematico potesse essere alla base di qualsiasi sapere, compreso quello filosofico.

Sempre sul calcolo matematico Thomas Hobbes pensò la logica come una combinazione di segni e regole. Gottfried Leibniz e i suoi seguaci cercarono poi di unificare il complesso delle strutture logico/linguistiche in un linguaggio scientifico universale, ossia la "logica simbolica e combinatoria".


Immanuel Kant
Ancora nel Settecento il contributo delle correnti filosofiche non portò a sostanziali innovazioni nello sviluppo della logica moderna. Immanuel Kant nella sua Critica della ragion pura definì la logica trascendentale come una parte della logica generale che, a differenza di quella puramente formale, indaga le condizioni di validità della conoscenza umana in riferimento ai concetti empirici.[21] Il problema di Kant era ricercare una giustificazione al modo in cui la scienza moderna sembrava potesse ampliare le nostre conoscenze sul mondo.

Kant distinse in proposito le proposizioni logiche, altrimenti dette analitiche, da quelle empiriche. Le prime non possono essere contraddette, pur essendo tautologiche in quanto esprimono un concetto già implicito necessariamente nelle premesse, mentre quelle empiriche sono delle constatazioni di fatto in cui il predicato non è compreso nel soggetto: queste ultime sono pertanto sintetiche, in quanto collegano, o uniscono, un contenuto ad un altro diverso. Nessuna delle due tipologie risultava però in grado di ampliare il nostro sapere sul mondo, dato che le proposizioni analitiche non aggiungono alcuna conoscenza alle premesse, mentre quelle empiriche, basate su un dato contingente, erano prive di universalità. Kant ritenne allora di individuare un terzo tipo di proposizione, che pur essendo sintetica non derivasse dall'esperienza: le proposizioni sintetiche a priori,[22] su cui giustificare la pretesa della scienza di essere valida. In quest'ultimo tipo egli faceva rientrare anche le proposizioni della matematica.

Gottlob Frege tuttavia dimostrerà in seguito che l'aritmetica è da ricondurre alla sola logica, in quanto costituita da proposizioni puramente analitiche. Altri studiosi del Circolo di Vienna hanno contestato l'esistenza dei giudizi sintetici a priori.[22]

Kant si era comunque mantenuto all'interno della logica formale di non-contraddizione, che sarebbe stata di lì a poco rinnegata da Hegel, in favore di una nuova logica che fosse insieme forma e contenuto, e in cui, in maniera simile ad Eraclito, ogni realtà coincidesse dialetticamente col suo opposto. Nel tentativo di eliminare ogni riferimento alla trascendenza, Hegel rigettò quelle filosofie che ponevano a fondamento della deduzione logica un atto intuitivo di natura sovra-razionale, e trasformò il metodo deduttivo in un procedimento a spirale che giungesse infine a giustificarsi da solo. Veniva così abbandonata la logica classica aristotelica: mentre quest'ultima procedeva in maniera lineare, da A verso B, la dialettica hegeliana procede in maniera circolare: da B fa scaturire C (sintesi), che è a sua volta la validazione di A.

Logica contemporanea
Nella seconda metà del XIX secolo la logica tornerà a studiare gli aspetti formali del linguaggio, ovvero la logica formale, e a essere trattata con metodi naturalistici da Christoph von Sigwart e Wilhelm Wundt, portando conseguentemente allo sviluppo della logica matematica.

Con la fisica moderna, avviata dalla meccanica quantistica, si è però passati da una logica aristotelica o del terzo escluso, ad una eraclitea (antidialettica) che invece lo include sostituendo il principio di non contraddizione con quello di complementare contraddittorietà; un quanto risulta infatti essere e non essere contemporaneamente due rappresentazioni opposte di una stessa realtà: particella ed onda.[23] Concetto che rappresenterebbe il vero paradosso del divenire della realtà enunciato in generale da Eraclito quando diceva «nello stesso fiume scendiamo e non scendiamo; siamo e non siamo».


Kurt Gödel
Un ulteriore contributo nell'ambito della logica formale matematica è venuto infine da Kurt Gödel, in relazione alle ricerche volte a realizzare il programma di Hilbert, che chiedeva di trovare un linguaggio matematico che potesse provare da solo la propria consistenza o coerenza. Con due suoi famosi teoremi, Gödel dimostrò che se un sistema formale è logicamente coerente, la sua non contraddittorietà non può essere dimostrata stando all'interno del sistema logico stesso. Il senso della scoperta di Gödel è ancora oggi oggetto di discussione: da un lato si ritiene che il suo teorema abbia definitivamente distrutto la possibilità di accedere a verità matematiche di cui avere assoluta certezza; dall'altro che egli abbia invece positivamente risolto il proposito di Hilbert, anche se per una via opposta a quella da costui immaginata, avendo paradossalmente dimostrato che la completezza di un sistema è tale proprio perché non può essere dimostrata:[24] mentre se, viceversa, un sistema può dimostrare la propria coerenza, allora non è coerente. Lo stesso Gödel era convinto di non avere affatto dissolto la consistenza dei sistemi logici, da lui sempre considerati platonicamente come funzioni reali dotati di pieno valore ontologico, e che anzi il suo stesso teorema di incompletezza aveva una valenza di oggettività e rigore logico. Oltretutto, egli spiegava, la presenza di un enunciato che affermi di essere indimostrabile all'interno di un sistema formale, significa appunto che esso è vero, dato che non può essere effettivamente dimostrato.[25]

Gödel interpretò i suoi teoremi come una conferma del platonismo, corrente filosofica che affermava l'esistenza di formule vere ma non dimostrabili, e cioè l'irriducibilità della nozione di verità a quella di dimostrabilità. In accordo con questa filosofia, la sua convinzione era che la verità, essendo qualcosa di oggettivo (cioè di indipendente dalle costruzioni effettuate nelle dimostrazioni dei teoremi), non può essere posta a conclusione di alcuna sequenza dimostrativa, ma solo all'origine. Similmente a Parmenide, egli concepiva la logica "formale" come unita indissolubilmente a un contenuto "sostanziale":

«Malgrado la loro distanza dall'esperienza sensoriale, però, noi abbiamo qualcosa di analogo a una percezione anche per gli oggetti insiemistici, come si vede dal fatto che gli assiomi ci si impongono come veri. Non vedo motivi per avere meno fiducia in questa sorta di percezione, cioè nell'intuizione matematica, che nella percezione sensoriale, che ci spinge a costruire teorie fisiche e ad attenderci che le percezioni sensoriali future vi si adegueranno e, inoltre, a credere che un problema oggi non decidibile abbia senso e possa essere deciso in futuro.[26]»

(Kurt Gödel)
Note
>>

Se siete riusciti a leggere tutto ... qualcosa saprete.

Un caro saluto.

ScaraLab

Lotto

Mi piace che sia così palese ... pochi visitatori dalla TRIDI ... poco interesse e solo chi è veramente interessato segue (o abbandona).

Dopo aver dimostrato quanto sia difficile fare delle buone previsioni ... ma non difficile se si seguono le (fisse) osservazioni impostate nello script delle Decine Orologio ... presto abbandonerò anche questa via.

Questo 2020 è stato un anno di grossi esperimenti (che ho fatto).
Gli esperimenti hanno dato i loro esiti.

L'Omaggio a KENTA ha dato i suoi frutti e la Quartina si è sfaldata.

Nei NUMERI BUONI fornisco delle belle ambate secche (sulla via di Aldogiacomo, che saluto caldamente e con affetto) ...

Esiti anche nel Doppio Quadrato di Passiflora.

Io non dico che tutto è al 100 per 100.

Io dico che le cose sono così e si vedono ... e senza 'mafiare' alcunché.
Con incluse le positive ed anche le negative (o meglio dire quelle previsioni che vanno oltre il primo ciclo di 12 estrazioni di giocata).

Il futuro del Lotto oggi è tenuto sù grazie a quelli che danno i numeri in televisione e che vendono metodini ... altrimenti l'interesse sarebbe già vicino a zero pur rimanendo nella nostra cultura.

Un cinese anche di quarta generazione non giocherebbe mai al Lotto (ma gioca alle sue lotterie interne che vengono autogestite).

Un afrikano non gioca al Lotto ... i soldi se li risparmia per il telefonino super nuovo e per comprarlo anche ai suoi figli minori di 6 anni ...

I sudmericani, se non lavorano nelle strade o sul raccordo ... lavorano nelle fabbriche, nell'agricoltura o nella zootecnia ... i soldi, a loro, servono per vivere e non vengono buttati nel gioco.

I magrebini ... quelli che vengono per le raccolte ... i soldi servono per mandarli a casa loro; gli altri, quelli che arrivano clndestini con le barche senza motore, di soldi ne hanno tanti ed in Italia ne avranno ancora ... e non giocano al Lotto.

Rimane qualche cultore, qualche pensionato, molte pensionate che giocano da una vita e ... con la dipartita di questi rimarranno ben pochi per la 'semina'.

Fare previsioni è facile ... dico, fare previsioni sul Gioco del Lotto e su quanto durerà ...

ScaraLab


Lotto

Oramai la Matematica è diventata una opinione e si gira e si manipola come l'opinione vuole.

Nella Storia ci sono tanti eclatanti casi in cui i calcoli e le formule sono state 'opinionate' per far risultare quello che si voleva.

Non ultimi quelli del Lotto e sul come far risultare vincenti anche le cose che erano 'normalmente' perdenti.

Cambiare i dati per dimostrare qualcosa è un 'classico' nella nostra Storia ... e si è verificato ben più spesso di quanto non si creda. Anche nomi illustri ...

Noi del Lotto siamo abilissimi a 'limare' i casi negativi ed a creare condizioni che eliminano i dati che non ci servono e non sono utili per i nostri fini.

Io ho capito che, se si va a condizionare i casi ... si arriva al caso per caso singolo che è sempre diverso da quello precedente.

C'è chi fa di tutta l'erba un fascio ... i metodini; e c'è chi fa caso per caso ... c'è chi sta nel mezzo e non è ne carne ne pesce ...

Non serve schierarsi con l'una o l'altra parte ma vedere caso per caso sul cosa fare se applicare in toto il metodino o 'limarlo' aggiustando il tiro.

E' molto difficile riuscire a trovare la stessa condizione in due casi simili ... essa potrebbe essere la stessa condizione per il punto di vista della Ciclometria, della Geometria, etc. etc. ma potrebbe essere diversa da un altro punto di vista.

In attesa di qualcosa di nuovo ... ecco che noi siamo nel mezzo della tempesta della decisione.

E non serve studiare la 'Teoria delle Decisioni' in Matematica senza introdurre altre variabili che farebbe molta più confusione.

Ogni volta le estrazioni creano situazioni diverse e quasi mai ripetibili esattamente.

Diceva un detto: "La Natura si ripete a milioni e miliardi di combinazioni che però sono tutte diverse ed uniche".

Sembrerebbe una contraddizione in termini logici ... ma la Natura ha le sue vie ... logiche o illogiche che siano.

Il 5 'cinque' è un Numero piccolo ma il suo fattoriale è 120 permutazioni diverse tra loro.

5! = 120 = 5 x 4 x 3 x 2 x 1

Hai voglia di giocare con queste premesse.


Due parole sulla TRIDI.

La TRIDI NON è quella che vi sto presentando estrazione per estrazione.
Questa è una semplificazione ed una gabola fatta seguendo gli statistici che mettono a confronto una Distribuzione Effettiva con una Distribuzione Teorica.

Nella TRIDI questo serve solo a dare delle indicazioni ... nella TRIDI si mette anche a confronto una Distribuzione Effettiva con una Distribuzione Reale (di cui ho dato cenni in varie situazioni).

La Distribuzione Reale è l'esatta controparte della Distribuzione Effettiva basata sui parametri Reali calcolati sulla massa Reale dei parametri utilizzati.

Qualcuno, anche del Banco, è venuto a cercare delle informazioni precise ...

Gli altri resteranno con quello che hanno ...

Per capire la complessità della TRIDI bisognerebbe studiarla per almeno 3 anni ... o seguire molti esempi per la creazione della esperienza e poi della Maestria.

Un caro saluto.

ScaraLab

Lotto

Se vi tedia ... saltate ed andate a leggere da una altra parte ... hihihi.

La TRIDI viene fatta in 'avanti' e sarebbe molto facile farla all'indietro come si fa nei metodini Lotto.

Quando uno fa una previsione ... cosa fa?
Lascia passare le estrazioni e si vede cosa ne viene fuori.

Se invece facciamo gli esempi presi dal passato ... sappiamo di già come sono le cose e potremmo (condizionale) 'piegare' la realtà delle cose e dei risultati.

Positivo, negativo, positivo, ... negativo, positivo ... a qualcuno non viene il sospetto che ci sia qualcosa che non quadra?

E' l'arte dell'arrangiarsi.

In 'avanti' le cose sono state dichiarate prima ... le previsioni sono già state fatte ... non c'è 'mafiatura'.

Rammento che la TRIDI può essere anche eseguita su più ruote.

ScaraLab


In certi ambienti, che io NON frequento, ci sono delle convinzioni molto interessanti.

La principale convinzione è che 'si possa prevedere il futuro'.

Dalla Matematica, lo sappiamo bene che ci sono procedimenti che 'estrapolano' certe tendenze e quindi si possa prevedere dove vanno queste tendenze.

Io parlo di altre cose ... parlo della convinzione che si possa 'vedere' il futuro.

Dal famoso Cronovisore di Padre Ernetti alle nuove scoperte della Fisica Quantistica post post moderna ... ne abbiamo carne al fuoco.

I detrattori dicono che sono tutte stupidaggini e non è possibile 'vedere' il futuro.

La Divinazione viene proibita in quasi tutte le nuove religioni, sia monoteiste che monolatra.
Il dio di turno VIETA la Divinazione e la reputa 'cose del Diavolo' ... come se il Diavolo fosse qualcosa di diverso ...

In altre culture, più antiche ed ancestrali, dove le religioni (non ancora religioni) erano di concezione animista, la Divinazione era e forse è una pratica per pochi ma incoraggiata.

A me non interessa concentrarmi sul dito ... non mi interessa partecipare con l'una o l'altra parte ... a me interessa se la Divinazione è una strada efficace.

Un domanda sorge spontanea:

"Si possono prevedere i Numeri del Lotto prossimi estratti?".

Questa è la domanda che a me interessa ... e mi interessano le varie risposte.

Lasciamo stare i nuovi e moderni 'razionalisti' che hanno di già perso tutte le potenzialità del loro sviluppo richiudendosi dentro la prigione della razionalità ... bisogna andare a leggere opere di un certo tempo e provenienza.

Quelli che trovate in internet, in youtube, etc. ... non sono altro che 'razionalizzazioni' di sentito dire e di venticelli che girano dietro certi personaggi.

La conoscenza NON è lì.

Forse si trova qualcosa nelle opere del passato ... in un linguggio criptato e poco efficace.

Eppure sarebbe facile ... abbiamo lo strumento della Mente che, se piegato con maestria, potrebbe dare la soluzione.

In fondo, il Lotto delle origini, era sogno e la sua interpretazione, targhe speciali di macchine che colpivano la nostra attenzione, altro di particolare ...

A quei tempi ... i metodini non esistevano come vengono concepiti oggi.

Anzi ... io sono dell'avviso che da una parte il metodino ha 'razionalizzato' molte cose ... ma dall'altra parte hanno assotigliato ed impoverito questo Lotto che aveva le sue BASI ben solide..

Poi, la Storia magari ripeterà le sue fasi.

Un caro saluto.

ScaraLab

Lotto

Un grande saluto al carissimo Saulle.

Distribuzione Effettiva: quello che accade veramente; i valori e le quantità che ci sono nel Tabello.

Distribuzione Teorica: i valori e le quantità che si calcolano con la formula del Samaritani (riarrangiata).

Distribuzione Reale: i valori e le quantità che si calcolano sostituendo i valori fissi e teorici con i valori reali delle estrazioni.

A giorni presenterò uno scritto a tal proposito e risponderò al meglio.

Un caro saluto.

ScaraLab

Lotto

Una visione della TRIDI.

In parziale risposta al grande Saulle ...

Ognuno può toccare ferro, cornetti, palle, tette, legno e fare gli scongiuri che vuole.
L'argomento è la TRIDI e non quello a cui mi riferisco.

Prendiamo il Grande Tabello della Vita degli Italiani ... 60 milioni di codici fiscali.

Ogni giorno, nelle 24 ore, ci sono le new entry ossia i 'nati oggi' che in media sono circa 1400 ... e vanno alla Base del Tabello della Vita.

Ogni giorno, nelle 24 ore, ci sono i trapassi (la gente che diparte per luoghi migliori, come dicono), ed in media sono circa 1800 ... e vengono tolti in base alla loro posizione nel Tabello della Vita.

Il Tabello della Vita si misura ed è steso in anni.

Va da zero anni ... la Base d'entrata ... al massimo degli anni di una o più persone vive Italiane che vanno fino a 116 anni e forse più.

Questo Tabello è totale ma potremmo dividerlo in tanti sottoTabelli a seconda delle divisioni possibili (maschi, femmine, nord, sud, est, overst, centro, colore capelli, colore occhi, etc. etc.).

60 milioni circa di Numeri sul Tabello.
Circa 1400 entrano alla base ... circa 1800 escono in vari punti o anni sul Tabello.
Il Tabello viene aggiornato ogni giorno.

Sappiamo che la 'media' si calcola sommando i 60 milioni circa di anni del Tabello e si divide per 60 milioni circa che è la quantità dei Vivi. Questa è la Media e rappresenta la situazione Reale Media del Tabello.

Ad ogni riga del Tabello, ad ogni anno, si può fare il Totale di Riga che rappresenta poi la Distribuzione Effettiva dei Vivi sul Tabello.

La Media Reale ci darebbe anche, utilizzando la formula del Samaritati (riarrangiata) la Distribuzione Reale in base alla Reale Media dei Vivi.

In questo caso non ci sarebbe alcuna Distribuzione Teorica se non per calcolo universitario di simulazione.

Ecco spiegato come la TRIDI potrebbe essere applicata in vari campi dello scibile con tutte le conseguenze ed analisi possibili ... sia in circuiti chiusi (Tabelli parziali) che aperti ... o per Sezioni.

La cosa ... è fattibile e, come viene fatta per i 90 Numeri del Lotto, potrebbe essere implementata in tantissime discipline e settori della Vita (e non solo).

Si verrebbe poi a capire che 'più Numeri ci sono e più si appiattisce il Tabello (come massimo)' ... e poi si capirebbe anche che c'è un 'limite in cui non si va oltre'.

Come prima spiegazione ... mi fermo quì.

Un caaro saluto.

ScaraLab