SUPER LOTTO

MISCUGLI SPAZIO TEMPORALI 1 parte, Antonio FIACCO

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CAT_IMG Posted on 23/12/2010, 01:14

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dal sito ciclometria.it



*LOGICA, INVERSIONI E MISCUGLI SPAZIO-TEMPORALI*

Sequenze reali e adattamenti virtuali compatibili

-1^ parte-

Mentre ci apprestiamo ad ascoltare un meraviglioso cd "live" di Muddy Waters, bluesman tra i più puri della musica dell’anima, la schermata vuota del monitor di fronte e la tastiera silente ci invitano a scrivere qualcosa. Allora nel frattempo che la musica lentamente ritmata del vecchio Muddy ci riempie l’anima, di riflesso cerchiamo di rendere meno vuoto il monitor. Le note di "Harry’s Groove" ci forniscono l’occasione per pensare. Qualche minuto, il suadente sound della chitarra elettrica ci seduce ed ecco arrivare lo spunto. Esso ci è dato da un particolare che ultimamente è apparso molto ricorrente nei nostri scritti. Pensiamo ancora qualche minuto a come impostare questi concetti in "libertà" e intanto siamo a "Nine Below Zero". Il ticchettio dei tasti sembra accompagnarsi al blues, tanto è lento e ritmato. "Baby please don’t go", diamoci dentro prima che lo spunto vada via come la donna di Muddy.

Dicevamo che lo spunto ci è dato da qualcosa che ci è stato fatto notare dai lettori stessi. Il riferimento è al controllo degli esiti anticipati relativamente alle previsioni dedotte dal metodo ciclometrico. Controllo che generalmente serve a "segnalare" all’operatore se da una data previsione può aspettarsi l’esito futuro, quantomeno nel breve, o meno. Una specie di "indicatore" di validità, insomma. "Everything’s gonna be alright".

Nella pratica ciclometrica usualmente il controllo a ritroso viene effettuato e generalmente per un tempo corrispondente alla durata del ciclo teorico assegnato dalle probabilità alla sorte alla quale il giocatore punta. Ad esempio, se si gioca un numero per estratto su due ruote il controllo viene effettuato sulle 9 estrazioni precedenti, perché questo è più o meno il ciclo teorico di frequenza per un numero su due ruote. Di conseguenza ci si regola per tutte le altre combinazioni.

Ma perché viene effettuato questo controllo? La logica, espressa dal Manna diverse volte, riassumendo è la seguente: è ovvio che se si capovolgesse l’ordine cronologico delle estrazioni ci ritroveremmo a fare i conti con le stesse leggi matematiche del normale iter cronologico, quindi l’esito per così dire "anticipato" rappresenta in realtà già una rottura della formazione che si gioca. Questo nella dinamica del Caso ci sta, perché esso ci ha dettato una sequenza fatta di numeri e non di date, che sono invece assegnate dall’uomo. Perciò l’esito "in avanti" (notate le virgolette) rappresenterebbe una seconda sortita, non prevista normalmente dalla matematica. Il momento del ricavo della previsione viene come assunto come "0", ai cui lati troviamo l’estensione del ciclo teorico in un senso e nell’altro. Al di là di ciò che può essere la nostra concezione riguardo la direzione del tempo, correttezza matematica impone di considerare i due sensi:

– ç 0 è +

ESTENSIONE DEL ç MOMENTO DELLA è ESTENSIONE DEL

CICLO TEORICO ç PREVISIONE è CICLO TEORICO

Sulle note di "Manish boy" però viene da operare una riflessione. Benché la deduzione non contenga equivoci, paradossalmente nel caso descritto è come se si ammettesse che la Ciclometria gioca su una sorta di ritardo! Sì, perché se si scartano le previsioni che hanno già fornito esito in "anticipo", un anticipo diciamo di tipo ciclometrico e non già temporale, è come dire che si devono giocare le previsioni che hanno un ritardo minimo di almeno 1 ciclo. Sostanzialmente si torna quindi al gioco sui ritardi, mentre invece la Ciclometria trova la sua forza essenziale in combinazioni sincrone, quindi appena estratte, che fanno parte di un gioco immediato di simmetrie più ampio che non può ammettere la (il)logicità del ritardo. C’è pertanto un evidente contrasto logico che forse mai nessuno ha posto in evidenza in questi termini. Intanto siamo su "Lonesome in my bedroom".

Alcune statistiche che abbiamo condotto su centinaia di casi relativi a diverse tecniche di gioco dedotte dal metodo ciclometrico ci hanno convinto che tendenzialmente l’esito anticipato non incide minimamente su quello eventuale futuro. Anzi, in diversi casi si è notata una tendenza al ribasso percentuale su quelle previsioni che non avessero già un esito nel ciclo precedente. E’ un lavoraccio che abbiamo ovviamente lasciato fare al computer e all’ottimo Fabio Ruotolo (caffè pagato ovviamente!) che sopporta con pazienza le nostre richieste in merito alla programmazione di tecniche e piccole idee sulle quali poi andiamo a ragionare.

Il computer, non essendo dotato di anima, restituisce la realtà nuda e cruda delle cose, schematizzando al massimo e fornendo pertanto solo ed esclusivamente la sostanza delle cose, senza gli "inquinamenti" che il ricercatore inserisce, magari anche non volutamente, dovuti ovviamente agli stati nervosi del momento. Ecco perché ultimamente tendiamo a segnalare e gli esiti anticipati e quelli futuri, senza peraltro dire che l’esito anticipato annulli la previsione, almeno per ciò che concerne tecniche che prevedano la composizione di forme in qualche modo simmetriche. E’ ovvio che secondo il nostro parere il discorso cambia se invece ci si riferisca a tecniche che mettano in evidenza le classiche rotture di simmetria. In quel caso ci sembra oltremodo corretto tener presente di una eventuale rottura anticipata. "Kansas city", questa la ascoltiamo senza "disturbarla".

Passiamo a "Caldonia" e allora diciamo che in merito a quanto detto ci sarebbe comunque da fare un discorso lungo ed articolato che sconfinerebbe anche in altri campi e che finirebbe inevitabilmente per tediare non pochi tra coloro che ci seguono, anche perché loro non avranno Muddy Waters nelle orecchie! Per ora ci basta aver esposto sommariamente il nostro pensiero sull’argomento. Ma andiamo avanti. "Long distance call".

Rileggendo quanto finora scritto ci è venuto spontaneo operare delle ulteriori riflessioni che abbiamo poi provveduto a tradurre in parole. Siamo a "Hold it", il cd sta per terminare. Intanto sono nati altri pensieri, ma li troverete "tradotti" una parte nel presente articolo ed altre prossimamente, su argomenti che necessitano dello stesso approccio logico di quello del quale abbiamo discusso in precedenza. A scanso di equivoci chiariamo che il nostro intento non è certo quello di avviare polemiche inutili e dannose, quanto dimostrare a certi "scienziati" che ogni tanto criticano gratuitamente la sistemazione logica della Ciclometria mediante affermazioni ridicole e conclusioni grottesche, che quanto dicono sui presunti "arbitrii" riguardo, per fare un esempio, la disposizione dei numeri in senso progressivo intorno alla circonferenza, non esistono. E se proprio esistono, gli stessi paradossi riguardano anche chi critica senza soffermarsi a ragionare. Certo a tratti il linguaggio che usiamo potrà apparire un po’ "aggressivo", ma esso è dettato da una specie di reazione dovuta ad anni di provocazioni cui abbiamo dovuto assistere senza poter dire la nostra completamente, un po’ per una sorta di… "ma sì, non ti curar di loro…" e un po’ perché come ingabbiati dal cliché che bisogna seguire quando si scrive sui giornali. Qui non abbiamo vincoli, non abbiamo nessuno che ci dice "questo sì e questo no" e quindi ci sentiamo di esprimere le nostre opinioni liberamente. E’ sottinteso comunque che mai i nostri scritti scadranno nella polemica da basso quartiere e che allo stesso modo non abbiamo la pretesa di essere noi nel giusto e tutti gli altri nel torto. "Corrine Corinna".

Tutti sappiamo che il gioco del Lotto italiano verte sull’evento di una estrazione che avviene più o meno contemporaneamente in dieci città diverse, in ognuna delle quali due volte la settimana vengono tirati fuori dall’urna 5 bussolotti contenenti ciascuno un numero. Si hanno quindi 5 numeri estratti per ognuno dei compartimenti corrispondenti ai nomi delle città sedi di estrazione, in gergo le "ruote". L’evento è senza possibilità di ripetizione, vale a dire che mano a mano che i bussolotti vengono estratti rimangono fuori dall’urna nel successivo sorteggio fino al 5°. Si hanno quindi 5 numeri diversi. Da notare anche che non esiste una vera e propria successione relativamente alle ruote, contrariamente a ciò che si pensa e che si evincerebbe dagli scritti di molti esperti. La successione delle ruote è stabilita solo ed esclusivamente in base all’ordine alfabetico delle iniziali dei nomi delle città sedi di estrazione:

B ARI

C AGLIARI C AGLIARI

F IRENZE F IRENZE

G ENOVA G ENOVA

M ILANO M ILANO

N APOLI N APOLI

P ALERMO P ALERMO

R OMA R OMA

T ORINO T ORINO

V ENEZIA V ENEZIA

Trattasi quindi di una pseudo-successione, o quantomeno di uno schema di "comodo" tra i tantissimi possibili. Questo la dice lunga su quello che potrebbe essere assimilato ad un vero e proprio arbitrio logico di chi parla di ruote "consecutive", "diametrali", "speculari" e così via. Abbiamo usato il condizionale perché l’arbitrio è tale solo in parte o meglio solo da un certo punto di vista. E’ ovvio che quando si dice che la ruota di Firenze è consecutiva a quella di Cagliari in realtà si parla di un adattamento schematico dovuto ad una sorta di opportunità, che non è vero in assoluto ma solo relativamente alla disposizione alfabetica.

Per noi ad esempio la "successione" potrebbe essere la seguente:

NAPOLI

ROMA

GENOVA

MILANO

TORINO

BARI

CAGLIARI

PALERMO

FIRENZE

VENEZIA

Non abbiamo fatto altro che seguire l’indice alfabetico dei nomi di regione di cui fanno parte le relative città. Cosa cambierebbe nella sostanza delle cose? Nulla. Qualche regola matematica ci impone di doverla considerare fasulla? No. E’ una sistemazione ortodossa? Sì.

A livello di logica questa disposizione è valida esattamente come quella "classica", come sono valide le altre 3.628.798 possibili. Le 10 ruote, permutate in ogni modo possibile, possono disporsi infatti in 3.628.800 (cioè 10!) modi diversi e la disposizione per ordine alfabetico non è che una sola tra le possibili. "They call me Muddy Waters". Sì, ti chiamano Muddy Waters.

Riflettete bene quando qualcuno vi propina ricerche su ruote "consecutive" oppure qualcun altro vi dice che una data tecnica funziona benissimo su ruote "diametrali" e via dicendo. Sostanza delle cose è che le ruote di Bari e Cagliari possono essere considerate consecutive quanto diametrali, speculari o niente di tutto questo, e ciò non rappresenta un paradosso ma una conclusione logica che non fa una sola grinza!

Ma arrivati fin qui, dopo aver pazientemente letto questo articolo (bontà vostra!) provate a rispondere alla seguente domanda: il motivo logico per cui una certa sequenza di estratti debba essere considerata valida solo se rilevata su ruote "consecutive" (o come vi pare) quale sarebbe? Noi francamente, pur sforzandoci, non riusciamo a vederlo se non da un certo punto di vista che lasciamo alla vostra immaginazione. Penultimo pezzo del disco: "Got my mojo working".

Una puntualizzazione doverosa prima di chiudere anche noi: si badi che non ci riferiamo solo a chi fa ricerche sulla Ciclometria, anzi diremo che certe conclusioni cui pervengono taluni esperti che di tutto dicono di occuparsi tranne che di Ciclometria hanno un fortissimo aroma di forzatura logica, di controsenso se non addirittura di nonsenso. I difetti logici e i paradossi, cari colleghi e lettori, esistono in tutti i campi di ricerca. Nessuno, ma proprio nessuno escluso. Ultimo: "Last nite".

NESSUNA RUOTA quindi VIENE PRIMA e NESSUNA RUOTA VIENE DOPO una qualsiasi altra MA ciascuna viene prima e dopo ogni altra. In definitiva ricordate che tutte hanno pari dignità e tutte sono uguali di fronte alla legge del Caso. Forse l’unico caso dove non si possono nutrire dubbi sul fatto che la legge è uguale veramente per tutti, e il giudice (il Caso) sembra saperlo!

E’ quasi mezzanotte. Il blues di Muddy per ora ha smesso di deliziarci, cambiamo cd. Mamma mia quanto tempo che non ascolto il "live" di J.J. Cale! Lo inseriamo con la sensazione che il sangue ci scorra nelle vene ancora più caldo di prima. Non vorremmo smettere di pensare e di scrivere. Ma ora scusateci, gli altoparlanti del nostro pc stanno cominciando a diffondere le prime note di "After midnight". Abbiamo anche altro a cui pensare. Però l’argomento dell’ordine delle ruote ci porta a considerare anche che… ok, ok J.J. mi sta "dicendo" basta, ora sono troppo veloce con la tastiera e questo ritmo non si addice al suo vecchio classico. E se dopo mettessi "Just one night" del vecchio "manolenta", dove "After midnight" è proposta in una versione scatenata con un assolo da brividi? No, la mezzanotte è passata ormai da un pezzo, dopo smetto. E poi se scrivo tutto adesso al prossimo aggiornamento del sito che mi invento?



Antonio FIACCO






 
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