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LA TEORIA DELL'EQUILIBRIO INSTABILE 2°

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CAT_IMG Posted on 24/8/2011, 18:31

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*LA TEORIA DELL’EQUILIBRIO INSTABILE*

2^ parte

-teoria e pratica di registrazione-

Dopo aver fatto una specie di esposizione cronologica dei fatti che costituiscono la storia di questa famosa teoria, è tempo di passare all’argomento vero e proprio. Vediamo di spiegare di cosa si tratta mediante l’ausilio di qualche considerazione elementare e di semplici esempi pratici. Il ciclo teorico di frequenza, altrimenti detto "Ritardo naturale", di ciascun numero dei 90 contenuti nell’urna del nostro Lotto è di 18 estrazioni. Ciò significa che se il regolamento delle estrazioni non prevedesse il rimbussolamento dopo ogni serie di 5 estratti, tutti i numeri uscirebbero in 18 estrazioni (5 x 18 = 90). Questo meccanismo, il quale è fondamentale per l’indipendenza delle prove, genera quindi frequenze e ritardi, giacché nulla osta affinché un numero possa uscire più volte nell’arco della stessa striscia di 18 estrazioni, in sostanza "rubando" il posto ai numeri che non sono ancora usciti dall’urna. Il calcolo delle probabilità, come abbiamo ribadito con una serie di articoli appositi in altra parte del sito, per la massa di 90 numeri in 18 prove stabilisce una ragione di presenze e di assenze, rispettivamente, nell’ordine del 64,3% e del 35,7 %. Tradotto, vuol dire che nell’arco di 18 prove vedranno la luce mediamente circa 58 numeri (precisamente 57,8), mentre 32 (32,2) rimarranno assenti. Ovviamente tra i 57/58 numeri usciti ci saranno numeri che hanno visto la luce una sola volta, rispettando quindi quella che è la naturale frequenza, ma anche numeri che saranno usciti più di una volta. E’ allora per "colpa" di questi ultimi se i rimanenti 32 non sono riusciti a sortire. In pratica, tra i 57/58 sortiti, tutti quei numeri che nell’arco delle 18 prove sono usciti più di una volta hanno la piena "responsabilità" dell’assenza dei rimanenti 32/33. E’ ovvio che ben difficilmente riscontreremo, nella massa dei 58, che ci saranno stati 56 numeri usciti una sola volta e 2 usciti 16 volte a testa, ma molto più probabilmente i 32 posti "vacanti" saranno distribuiti sulle frequenze di diversi numeri tra i 58 usciti, e la distribuzione segue l’andamento con le stesse ragioni percentuali del 64,3 e del 35,7. Ma quanti saranno quelli usciti una sola volta e quelli usciti più di una volta? Diciamo che mediamente (e ricordiamo che mediamente vuol dire per una quantità di cicli di 18 estrazioni che tende all’infinito) in un ciclo di 18 estrazioni dovremmo avere all’incirca la seguente distribuzione di frequenza sulla massa dei 90 numeri totali:

numeri assenti: 32/33


numeri sortiti almeno 1 volta: 57/58

numeri sortiti 1 ed 1 sola volta: 37/38

numeri sortiti almeno 2 volte: 20/21

numeri sortiti 2 e 2 sole volte : 13/14

numeri sortiti almeno 3 volte: 7/8

numeri sortiti 3 e 3 sole volte : 5/6

numeri sortiti almeno 4 volte: 2/3

numeri sortiti 4 e 4 sole volte : 2/3

numeri sortiti almeno 5 volte: 0/1

E’ il principio della cosiddetta "legge" del terzo, cui tanti studiosi hanno fatto e fanno riferimento. Ma a tutt’oggi dobbiamo constatare che spesso si traggono conclusioni completamente errate, confondendo le idee a chi legge, allorquando si parla troppo genericamente di una proporzione pari a 2/3 e 1/3 (ovvero di 66,6% e 33,3%, quindi di 60 numeri sortiti e 30 no). E’ bene chiarire che la "legge" del terzo non esiste in quanto tale e che ogni combinazione ha la sua ragione percentuale di presenze e assenze che è stabilita inequivocabilmente dal calcolo probabilistico. Che poi queste ragioni si "avvicinino" alla genericità del 33,3% e del 66,6% è un altro conto, ma in un campo come questo la genericità lascia il tempo che trova. Tornando al metodo dell’Equilibrio Instabile, esso tiene conto delle frequenze da "0" a "n", tenute dai 90 numeri, ognuno dei quali messo in relazione con tutti gli altri (ma il rilievo vale anche per le altre combinazioni, proporzionando la durata dei cicli) nel corso delle varie strisce di 18 estrazioni ciascuna che si susseguono. Secondo questo metodo si analizzano quindi le relazioni di equilibrio sul totale di 4005 coppie possibili. Stabiliamo di osservare diciotto estrazioni consecutive di una stessa ruota, ad esempio sulla ruota di Bari dall’estrazione n° 12 del 10.2.2001 alla n° 29 dell’11.4.2001. Ecco il prospetto delle varie frequenze tenute da ciascuno dei 90 numeri nell’arco delle 18 estrazioni esaminate:





En passant, facciamo notare come anche nel breve spazio di un solo ciclo il Caso abbia distribuito le varie frequenze in base a quelle che sono le naturali probabilità, fatta eccezione per piccoli scarti:

Numeri assenti è 31

Numeri presenti è 59

Numeri con freq. = 1 è 39

Numeri con freq. > 1 è 20

Numeri con freq. = 2 è 12

Numeri con freq. > 2 è 8

Numeri con freq. = 3 è 6

Numeri con freq. > 3 è 2

Numeri con freq. = 4 è 1

Numeri con freq. > 4 è 1

Numeri con freq. = 5 è 1

Numeri con freq. > 5 è 0

Passiamo al ciclo immediatamente successivo, quindi quello che va dall’estrazione n° 30/2001 alla n° 47/2001. Ecco il prospetto delle frequenze





Anche in questo caso, a titolo di curiosità, facciamo notare come le frequenze si siano distribuite secondo quanto stabilito dal calcolo probabilistico. Infatti abbiamo:

Numeri assenti è 33

Numeri presenti è 57

Numeri con freq. = 1 è 36

Numeri con freq. > 1 è 21

Numeri con freq. = 2 è 11

Numeri con freq. > 2 è 10

Numeri con freq. = 3 è 8

Numeri con freq. > 3 è 2

Numeri con freq. = 4 è 2

Numeri con freq. > 4 è 0

Abbiamo a disposizione le frequenze tenute dai 90 numeri nell’arco di 36 estrazioni, suddivise in due "step" di 18 estrazioni. Allora costruiamo un’altra tabella dove nella colonna delle frequenze vengono riportati i valori tenuti nei due cicli singolarmente considerati:




Via via che si registrano e si analizzano le frequenze ciclo per ciclo, è chiaro che nella colonna relativa alle frequenze verranno a formarsi delle strisce che riportano valori simili tra diversi numeri. E più cresce la quantità di cicli considerati più diminuisce la probabilità di trovare strisce frequenziali simili. E’ chiaro allora che per quantità di cicli piuttosto contenute si avranno molti numeri che avranno avuto comportamento simile. Se infatti osservate la tabella suesposta, vi accorgerete che ci sono 10 numeri (si tratta quindi di 55 coppie) che hanno avuto identico comportamento "0-0", altri 12 che hanno avuto comportamento "0-1", 16 che hanno avuto comportamento "1-0" e così via.

Allo stato attuale quindi possiamo dire che si hanno 45 coppie al 2° livello di equilibrio ciclico "0-0", altre 66 al 2° livello in equilibrio ciclico "0-1", 120 al 2° livello ciclico "1-0" e così via. Non le abbiamo contate tutte, ma sono certamente tante, e questo è dovuto, come abbiamo già detto in precedenza, al fatto che sono ancora pochi i cicli considerati. E’ chiaro come accrescendo la quantità dei cicli presi in considerazione diminuisca la probabilità di trovare ancora molte coppie in equilibrio ciclico. Vedremo.



Antonio FIACCO


 
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