| IL PUNTO DELLA SITUAZIONE di SCARAVETTI ADRIANO
Cari Lettori vediamo di fare il punto della situazione, un Po' di storia dei concetti e dei personaggi della Ciclometria italiana che ho conosciuto e vissuto negli anni 1976/1981.
Fabrizio Arrigoni, in arte Fabarri, può e deve essere considerato il " padre " della ciclometria. Di lui ci rimane una serie di articoli ed alcuni metodi previsionali di cui (non solo ultimamente) i sciacalli hanno fatto scempio. Al Fabarri riconosco l'aver iniziato e divulgato la ricerca della armonia geometrica/simmetrica formata da due ambi in due ruote con queste precise caratteristiche; l'esito avviene per rottura di questa armonia con la riproduzione di un o più elementi (TEORIA DELLA FREQUENZA). La stessa tecnica, riportata in tre ruote con la formazione di esagoni (molti autori hanno copiato questo procedimento), la considero la più alta espressione della ciclometria del Fabarri. Oltre a simmetrie ed armonie particolari, gli riconosco l'individuazione di determinati " quadrati " di cui molti autori hanno pescato e sviluppato metodi previsionali. Un piccolo difetto: Egli consigliava anche il gioco a Tutte le Ruote.
Antonio Longo, il mio iniziatore e per causa di questo riconoscere che fui iniziato da Lui sono stato evitato di essere menzionato dalla schiera dei " vitaliani ". Cari Lettori, dovete sapere che a quei tempi (1977/80, dopo io sono andato all'estero) correva una fine vibrazione di invidia/diffidenza fra gli studiosi di ciclometria: ho tentato di unirli al fine di studiare serenamente la materia ma non mi hanno dato ascolto. Se per caso riconoscevi i meriti di uno, gli altri ti consideravano un nemico da deridere e soffocare. A Longo riconosco il merito di una divulgazione delle idee fabarriane (e non) ed è stato il deterrente per molti studiosi tra cui il sottoscritto. E' il testimone di tutta la mia ideazione di quegli anni: a Lui inviavo tutte le copie dei miei lavori.
Fabi Gianfranco, è stato l'amico che mi ha aiutato, con la di Lui intuizione, a sviluppare la Teoria dei Quadrati (1977/78/79). Studioso pratico ed instancabile, le di Lui doti gli hanno permesso di essere sempre ricordato.
Ciro Vitale, maestro di vita riconosciuto, è riuscito a " geometrizzare " i quadrati che gli inviavo in quei tempi (1977/78). A Lui riconosco di aver staticizzato e fissato la Ciclometria deviando dalla concezione fabarriana ed utilizzando alcune quadrature in un inizio di Pondometria (TEORIA DELLA FREQUENZA E DEL COMPENSO).
De Cesare Giuseppe, a Lui riconosco di aver scremato le cose buone dalle stupidaggini e di essersi dedicato alle cose essenziali e con risultato: un vero ricercatore certosino.
Domenico Manna, personaggio equilibratore, intelligente è l'unico che non ha sprecato il mio Diagramma Differenziale ma, intravedendo le potenzialità, modificandolo e rendendolo matematico, ha sviluppato una ciclometria dinamica (TEORIA DELLA SIMMETRIA). Devo dire che non sempre riesco a tenergli il passo nei di Lui articoli: confesso che mi perdo nei giri che le formule fanno fare ai numeri sulla circonferenza; questa, comunque, è solo questione di comprensione: da lui, un giorno, arriverà IL metodo ciclometrico.
Scaravetti Adriano, non dovrei essere io stesso a scrivere su questo personaggio che, nell'ombra e quasi mai menzionato, ha dato la luce alla Teoria dei Quadrati la di cui base è stata divulgata per dare una spinta di ricerca alle odierne leve che studiano la Ciclometria. Sono uscito di scena nel 1981 ( lavoro all'estero ), nei miei rientri periodici in Italia seguivo tutte le fasi evolutive della Ciclometria vedendola trasformarsi, inesorabilmente, in...CIRCO-METRIA. IL SOTTOSCRITTO NON SI E' FERMATO ALLA QUADRATURA DI DUE AMBI ISOTOPI, ISOCRONI E A DISTANZA UGUALE: SONO ANDATO OLTRE; UN SAGGIO CON IL SECONDO QUADRATO. Ho sempre regalato a tutti i richiedenti studiosi quello che ritenevo potessero sviluppare (a qualcuno non ho dato niente...), ad altri mi sono offerto di io inviare le mie teorie (non mi hanno nemmeno risposto). La Teoria dei Quadrati ha insegnato i concetti di : a) Quadrato Diametrale Tronco (QDT); b) Secondo Quadrato (SQ), (DQ) (TQ); c) Secondo Quadrato Contrario (SQC); d) Trino; e) ABCD45; f) Diagrammi vari (DIAGDIST, DIAGSOM, DSOM45, DIAGDIFF, DD, DIAGVINC, a una , due, tre dimensioni). g) Vincolo; h) Formule varie (AOSI, SIAO, SCAD, SCAR); i) Quadratura; l) Triangolatura; m) Stellatura; n) Pentatura; o) Bilatura; p) Setacci Vari della Teoria dei Vortici; q) Prima Lex; r) Convergenze; s) Linee Primarie; t) Linee Vorticanti; u) Concatenamento (CONC); v) Sequenze confermate; z) LILO.
Sono in via di pubblicazione le voci a), b), e), f), i); privatamente sono stati insegnati alcuni concetti a vari studiosi degni di continuazione. Ogni studioso contattato ha ricevuto/riceverà concetti diversi in maniera tale che, oggi, saprò da dove uscirà la falla (ma credo di aver ben scelto). E QUESTA VOLTA C'E' IL COPY RIGHT.
INFORMAZIONE: SOLO PER NEOFITI, PRIMA LEX : tutto quello che si deve sapere e fare per ricercare previsioni, ideare propri metodi di previsione. E' l'Antimetodo e non servirà comperare più altri metodi. Scaravetti Adriano (1999)
Commento di mas. Parlando con lo Scaravetti, egli non si ricorda di tutte le cose scritte sopra e gli ha fatto piacere rileggerle. Molte cose sono state postate proprio in questa sezione. Questo era un articolo per Lottocorriere.
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